END OF SUMMER



Film targato Showtime del 1995 che ora ci ripropone Netflix. Storia romantica di un amore appassito, interpretato da una Jacqueline Bisset appassita anch’essa, e collocato in una Saratoga fine-ottocento, fra nobili villeggianti annoiati e piccoli scalatori sociali in abiti religiosi. Ambientazione di fine estate con le foglie che cadono e le rose che fioriscono per poi sfiorire fatalmente, arredi curati e attendibili ma non in modo spasmodicamente ineccepibile. E una cura dell’atmosfera, nel raccontare una storia scontata fin che si vuole, ma non priva di un certo fascino. Non manca neppure il famoso treno di Le Ciotat (1895) che irrompe dallo schermo ad ufficializzare la nascita del cinema e terrorizzare i villeggianti. 
Romanzo al femminile scritto diretto e prodotto da una donna, Linda Yellen. Se fosse stato ambientato ai nostri giorni non si sarebbe certo distinto da un romanzo cosiddetto rosa, ma collocato a fine ottocento, fra amori leciti e illeciti, seduzioni e rimpianti, tutto diventa più plausibile e i drammi si stemperano in un tono narrativo gradevole anche se un po’ asmatico, nonostante il tentativo di vivacizzarlo con qualche scena porno-soft. 
Jacqueline Bisset interpreta con finezza sadicamente autobiografica il proprio tramonto di donna, accanto a lei quel Peter Weller che si era già calato nello scheletro meccanico di “Robocop” nonchè un fragile Julian Sand e un agguerrita, sfrontata Amy Locane.

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