Quando si dice un film d’azione! Il contingente di colpi e armi da fuoco
impiegati nel film sarebbe sufficiente per una decina di conflitti
mediorientali. E in effetti ci risulta che questo film canadese abbia
stabilito il record per il maggior numero di proiettili sparati sullo
schermo. Qui la battaglia all’ultimo ucciso si scatena, all’interno di
una sorta di caserma, fra due schiere di poliziotti – quelli buoni e
leali e quelli disonesti e sleali, nonché mercenari
- che si combattono fra loro.
Lo spunto non è del tutto originale –
c’è un vecchio film con Michael J.Fox e James Woods di cui non ricordo
il titolo – ma sempre utile: per ammortizzare una condanna penale, un
divetto del cinema accetta di sottoporsi a un periodo di “rieducazione”
affiancando un poliziotto. Accolto inizialmente con sufficienza dal
robusto e agguerrito partner, il divetto avrà luogo e tempo per
riabilitarsi e partecipare alla grande sparatoria.
Gli attori non
appartengono al gotha del cinema ma funzionano, a cominciare dal
protagonista di fatto, un Dominic Purcell che fa un po’ il verso a
Statham, Van Diesel ed altri “forzuti”. Lo spettatore perde il conto dei
morti ma risulta appagato quanto basta da questo gioco ben condotto,
forse un po’ vecchio stile.
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