La squadra speciale, vestita con le regolamentari tute nere, fa
irruzione per neutralizzare una bomba atomica e... viene falciata dai
terroristi: tutti morti! Sono i primi tre minuti di film: ma si tratta
di una falsa pista per lo spettatore. La squadra speciale – quella che
deve prendere il posto della precedente, destinata al recupero della
bomba rapita - verrà formata, a cura del fascistoide Ministro degli
Interni, riunendo assieme gli elementi più disparati,
nonché rappresentativi delle varie realtà regionali spagnole. Chi sono
questi aspiranti eroi da strapazzo? Fra loro alcuni spiantati nonchè un
inflessibile ausiliario del traffico addetto alle multe. Insieme si
formeranno (?), litigheranno, disputeranno e alla fine, dopo una serie
di peripezie che non stiamo neanche a raccontare, tutto finisce in
gloria.
Sembra facile fare un film comico. Facile trovare lo spunto: la
parodia dei film sulle squadre speciali e le loro epiche imprese e, per
cominciare, la formazione della strampalata squadra composta da
“idioti”, almeno all’apparenza. Ma trovare uno spunto non basta, lo
spunto va sviluppato e soprattutto – trattandosi di un film comico –
imbottito di gag. Diciamo subito che questo film ci riesce mettendo
insieme un’operetta demenziale, sinceramente divertente.
Non osiamo
pensare a cosa avverrebbe se il soggetto venisse adattato dai cineasti
nostrani, come adesso sembra essere di moda: un accozzaglia di
regionalismi “grevi” con i soliti prevedibili attori e relativa
sguaiataggini. Gli spagnoli navigano sicuri evitando i pericoli e “la
comica” procede spedita con fantasmagorica esplosione finale di fuochi
d’artificio.
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