BIG GAME - CACCIA AL PRESIDENTE



La Finlandia, ma chi la conosce? Certamente non io che nei miei numerosi viaggi non mi sono mai spinto a Nord più su di Aarhus in Danimarca. Eppure esiste ed è – stando a questo film – terra di montagne e di fieri cacciatori. 
Mentre appunto un babbo cacciatore presiede all’iniziazione di suo figlio tredicenne, un po’ imbranatello secondo lui, accade là vicino qualcosa di terribile: un attentato al Presidente degli USA mentre è in volo per raggiungere uno dei soliti incontri al vertice in quel di Helsinki. Conclusione: il mitico aereo presidenziale collassa e il presidente viene sparato lontano tramite capsula di salvataggio. E ti va a cadere proprio dove il piccolo apprendista cacciatore sta esercitandosi. In realtà non si è trattato di un incidente ma di un vero e proprio sabotaggio per eliminare il Presidente messo in atto da una frazione armata. Agguati, fughe, peripezie assortite e il ragazzino riuscirà a mettere in salvo il Leader Usa guadagnandosi i galloni di supercoraggioso. 
Il riassunto l’ho buttato giù un po’ allegretto ma non tragga in inganno il lettore: si tratta di un film godibilissimo e ben architettato, con un ragazzino dalla faccia un po’ esquimese e un Presidente che è il tuttofare Samuel Jackson, stavolta nei panni di un buono, anche se imbelle. Prodotto dalla Finlandia il film (2014) riesce in modo egregio anche ad adempiere alla sua funzione promozionale e in più è divertente, con quel tanto di tensione necessaria a farci sopportare il caldo di un estate un po’ eccessiva.

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